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domenica, marzo 23, 2008

Papà , Sono io , Hudà !!!!

Papà , Sono io , Hudà!!!!



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Papà , Sono io , Hudà !!!!
Contributo di Ambra


Magdolen Rifaie : scrittrice siriana di grande impegno femminile


Questo racconto è dedicato all’anima della giovane ragazza Hudà Abù ‘Asali , uccisa da suo fratello perché si era sposata con un giovane kurdo che non apparteneva alla stessa cerchia della sua famiglia .

Quando dovevo frequentare per la prima volta la scuola elementare , mia madre mi fece indossare il mio primo grembiulino abbellendo i miei capelli con due lacci rossi che rendevano ancora più innocente il mio bel volto da bambina . I miei intorno a me erano molto *******i come se dovessi andare quel giorno all’università e non alla scuola elementare.
Mio nonno mi raccontava che quando venni al mondo non feci alcun chiasso come sono soliti fare altri bambini, appena nata gridai in silenzio , e allora i miei si chiedevano il perchè di questa piccola voce soffocata e nessuno seppe allora dare risposta .
Come succede in tutte le famiglie , litigavo di tanto in tanto con i miei fratelli ma questo non cambiava nulla del nostro affettuosissimo rapporto , mai era successo che qualcuno di loro obbiettasse sul mio modo di vestire.
Solo quando cominciai a frequentare la scuola media , mi dicevano che cominciai a fare girare le teste. Avevano paura per me , ma a me non erano mai capitate cose che mi potevano fare impaurire o angosciare , non avevo mai previsto un lupo ostacolare il mio cammino , anzi ho amato la vita con una grande forza , sorridevo sempre. Si narrava che io fossi una innocente bambina nonostante che fossi ormai all’università .
I miei colleghi di studio sono tutti meravigliosi , li incontravo durante le lezioni e una volta finite ci mettevamo fuori a criticare il professore imitando il suo modo di camminare o di parlare e scoppiavamo in grandi risate , ridevamo molto ; la vita è nostra e il futuro è nostro , almeno cosى
ci faceva credere uno dei miei più stretti colleghi : era un ragazzo di Aleppo di nome Nizàl , era troppo grazioso e buono, parlava sempre a voce bassa e il suo volto diventava sempre più rosso ; era timido .
Nizàl è un gentilissimo, dolce ragazzo , ci teneva molto ai suoi studi e a farmi da guardia non capivo perché ? non capivo cosa significava , il fatto che un collega rimanesse per molto tempo in mia compagnia , non avevo mai provato l’amore , ma tutto questo l’ho inteso solo quando Nizàl
si decise ad infilare tra le pagine del mio quaderno una piccola busta blu che non sono riuscita ad aprire prima di arrivare a casa . Ero molto confusa , chissà cosa mi avrà scritto Nizàl ?
Non avevo il coraggio di aprirla fuori , ma non appena fui dentro la mia stanza strappai la busta e aprii il foglio che conteneva una bella dichiarazione di un grandissimo amore . Sentى nel mio cuore un forte e dolce tremolio , un tremolio mai provato prima di ora , mi ami cosى tanto oh Nizàl ? come sei grande e perché non me l’avevi detto prima ? in quel momento non volevo altro che poter descrivere i miei felici sentimenti .
Vi confesso ; l’ho amato , un amore puro come la purezza di un neonato tra le braccia della sua mamma . Ci siamo spesso incontrati nella caffetteria che si trova vicino all’università. Lى parlavamo dei nostri sogni e dei nostri meravigliosi progetti , sapevamo che la nostra società rifiutava il nostro amore e il nostro matrimonio , scusatemi , ho dimenticato di dirvi che il mio amore Nizàl è un ragazzo kurdo sunnita , ma l’amore come sapete non riconosce queste discriminazioni , l’amore non conosce cosa vuol dire sunnita o shiita , musulmano o cristiano , l’amore entra dolcemente nei cuori e con grande purezza e genuinità senza intendere fare del male a nessuno .
Pensavo che miei potevano capire la questione , dal momento che mi ripetevano sempre che cercavano solo la mia felicità . Nizàl non voleva che la nostra relazione rimanesse in segreto , si entra nelle case dalle loro porte e non dalle loro finestre, cosى dice un proverbio arabo e cosi' ha fatto Nizàl sperando nell’aiuto di Dio e quindi si presentٍ a casa nostra per chiedere la mia mano da mio padre: quest’ultimo l’ha cacciato di casa facendo cascare sul suo dorso un fiume di insulti e minacce in caso lo dovesse vedere parlare con me un’altra volta . L’università è diventata per me un inferno , lo vedevo lى e non osavo parlare con lui !!!
Il corpo di Nizàl cominciava a diventare sempre più magro e più debole , aveva deciso di mandare i notabili del suo paese per venire a trattare con mio padre la questione ma non c’era niente da fare mio padre era più rigido di prima, li ha rifiutati e non appena se ne erano andati, mio padre si mise a schiaffeggiarmi , appellandomi con degli insulti infami , tipo che non sono altro che una ragazza leggera , sguattera , insulti che non avevano niente a che fare con me, ma io non avvertii nessun dolore perché ormai avevo deciso di prendere le redini della mia vita tra le mie mani ; ho semplicemente deciso di sposarmi con Nizàl , questa è la mia vita e si vive una sola volta , e oltre tutto io non ho fatto niente di osceno con Nizàl , noi ci amiamo e basta .
Quando eravamo davanti al giudice del matrimonio , la gioia di Nizàl era immensa soprattutto quando iniziai a recitare : sى accetto di essere la sua sposa secondo il rito di Dio e della sunna del suo profeta .
Dopo il nostro matrimonio , siamo andati a vivere lontani da Damasco per evitare le minacce dei miei fratelli e di mio padre . Avevo molta paura , mio padre minacciava di uccidermi , non dormivo più e piangevo sempre , il mio povero Nizàl cercava di consolarmi ma invano , e alla fine ha deciso di mandare di nuovo i notabili del paese per conciliarsi con mio padre una volta che siamo legittimamente sposati .
Saltai dalla gioia quando seppi che finalmente mio padre ci aveva perdonati , che aveva promesso di non farmi del male e che era *******o a riceverci a casa sua .
Indossai i più bei vestiti , un vestito bianco , con delle scarpe dello stesso colore , regalatemi dal mio Nizàl per il giorno del nostro matrimonio , immaginavo già mio padre che mi abbracciava, ma sى … chiederٍ il suo perdono , oh !! papa !! non sai quanto ti voglio bene , come sono felice sarٍ di nuovo tra le tue braccia .
Arrivai a casa , avvertii un po’ di angoscia ma tutti mi assicuravano di stare tranquilla , mi avvicinai a mio padre : i suoi occhi erano pieni di rancore , ma era troppo tardi, non potevo fuggire e anziché abbracciarmi mi sono caduti tutti addosso costellandomi , mentre gridavo … papa ,sono Hudà , la tua piccola tanto coccolata …. Sentivo infilare nel mio corpo un'altra coltellata … ti prego papa … io sono Hudà , non li riconoscevo più … l’odio e il rancore avevano cambiato le loro sembianze …
Oh , miei fratelli …. Oh mamma , ma niente , altre coltellate ancora … volevo gridare , ma non ce la facevo più , la mia voce era debole e soffocata come quando nacqui.
Iooooo ….. ioooo …. soooono …..Huuuuuddaaaa , la mia voce è sparita in mezzo ai loro fiumi di odio e di vendetta , sentivo le loro grida di gioia , i loro youyou , erano *******i perché avevano lavato la vergogna con le loro proprie mani .
Io sono innocente papa , l’unica cosa che ho fatto è di scegliere l’uomo della mia vita , merito per questo di morire allora ?
Loro adesso stanno festeggiando la mia morte che non cambia niente di tutto il mondo ???
Io sono Hùdà , mi raccomando , mi sentite da qui , dalla mia buia tomba , dite tutte : Noooooo!!!!




Traduzione di Asma Gherib


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